"Le sagne ’nvòsse, o a minestra co’ i fazòli" |
Ingredienti: |
Per la sfoglia: farina doppio zero oppure tritello Per il condimento: un chilo di fagioli nostrani |
Pe’ la pittura: Pe’ ju cundimèntu: ’n chilu de fazòli nostrani |
Preparazione: |
Lasciate i fagioli in ammollo per dodici ore, lessateli in una pentola di terracotta con una foglia de lòru. Impastate come nella ricetta delle sagne assucche, tagliando però la sfoglia a quatrucci, di circa due centimetri di lato. Preparate un soffritto di cipolla, pomodoro, sedano, quindi unite l’ acqua ed i legumi. Fate bollire con il tegame coperto. Aggiungete i quatrucci. A cottura ultimata insaporite con il pecorino. |
Attrezzi tradizionali: |
Familiari impeganti nella preparazione: |
Circostanze in cui si mangiano i piatti: |
Solitamente le minestre venivano consumate in circostanze poco solenni ed ancora oggi non hanno un gran rilievo rispetto ai primi asciutti loro fratelli maggiori. Un pregio però l’ hanno sempre conservato: sono ritenute un cibo salutare. |
Proverbi: |
In quale comune puoi mangiare questo piatto: |
Castel Madama |