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S. Vito Romano

san vito romano Comune di S. Vito Romano
abitanti:3.356 (sanvitesi)
altezza:693
distanza da Roma:56
vie d'accesso:A24, Empolitana
tel. sede comunale: 06/9571006
fax sede comunale : 06/9572155
sindaco: Pasquali Maurizio
 
Cenni storici
san vito romano

Il paese sorge su un colle alla base dei monti Prenestini. Su questa rupe, da cui si domina la valle del Sacco, si rifugiarono, in seguito alle invasioni dei saraceni nel IX secolo, gli abitanti di due centri abitati della pianura, Vitellia e Verugine. Il nome di S. Vito Romano, che sostituì quello dell’ antica Vitellia, si deve ai monaci benedettini di Subiaco a cui il feudo appartenne fino a quando, nel XII secolo, la popolazione chiese la protezione dei principi Colonna di Genazzano. 
Questi fortificarono il castello secondo le proprie esigenze e ne rimasero signori, con alterne vicende, fino al 1563. 
Il feudo venne poi acquistato dai principi Massimo chr lo cedettero ai Theodoli dieci anni più tardi. Sotto il dominio di questi ultimi la struttura del castello cambiò radicalmente così come quella del paese, dove nel 1649 venne realizzato il cosiddetto Borgo Mario Theodoli.

 
Principali monumenti
Il castello, in cui sarebbe nato nel 1365 Oddone Colonna, il futuro papa Martino V, è ancora di proprietà della famiglia Theodoli.La sua struttura fa pensare alla sagoma di una nave con la prua protesa verso il corso Theodoli. Sei sale del palazzo sono abbellite da affreschi di Crescenzio Onofri (secolo XVII). 
Accanto al castello si erge la chiesa di S. Maria de Arce, costruita nel 1400 per servire quasi esclusivamente i soldati della rocca. La facciata è stata progettata dal marcese Gerolamo Theodoli (secolo XVIII), ma l’ assetto attuale si deve all’ architetto A. Busiri Vici (inizi del ’900). La pala dell’ altare maggiore, raffiguratante l’ Assunta, è una pregevole opera della scuola di Carlo Maratta (secolo XVII). La chiese parrocchiale di S. Biagio, fondata alla fine del ’200 sui resti di un più antico oratorio, fu ricostruita ex novo nel XVII secolo per volontà dei Theodoli. Al 1927, epoca dell’ ultimo radicale restauro, risalgono le tempre murarie di A.Antonelli. Da ricordare le chiese dei SS.Sebastiano e Rocco (secolo XVII), notevole testimonianza di arte barocca, e di S. Vito (1735), opera di G. Theodoli.
san vito romanosan vito romano
 
Itinerari
Itinerari Naturalistici
vedi itinerarioFonte Vollica
 
 
Piatti tipici
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ultimo aggiornamento di Mercoledì 28 Febbraio 2018 13:59
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